La comunicazione della cessazione delle attività è arrivata dalla stessa compagnia, che in un comunicato ha spiegato di vedersi "costretta a sospendere le operazioni di volo a causa del crollo del turismo, soprattutto del segmento vacanziero verso l’Egitto e il bacino del Mediterraneo, che ha subito un tracollo dopo la Primavera Araba e la conseguente instabilità dell’area, e la drastica riduzione di domanda per le rotte verso la Russia a causa della crisi politica in corso".
Tra le altre cause dello stop vengono poi citati anche "alcuni crediti non pagati quali ad esempio quelli dell’Aeroporto di Rimini, su cui la proprietà aveva puntato per il rilancio e verso cui vanta ancora un credito importante per biglietti venduti, le cui somme non sono state mai trasferite alla compagnia aerea".Sul fronte occupazionale New Livingston spiega di avere già avviato l'iter per ottenere la cassa integrazione a partire da questo mese e ha garantito il pagamento ineguale delle spettanze salariali. "È una scelta di responsabilità chiudere la compagnia aerea senza debiti nei confronti dei dipendenti - spiega il presidente Riccardo Toto -. La sofferta decisione che prendiamo in queste ore è conseguenza del fatto che rispetto a soli due anni fa, non esiste oggi un mercato per poter andare avanti. Il segmento charter è stato completamente sconvolto da fattori interni, ma soprattutto dalle turbolenze internazionali".